mercoledì 26 settembre 2012

Parco delle Acacie: arriva il progetto edilizio di Parsitalia

Forse svelato il mistero dei lavori svolti al Parco delle Acacie qualche giorno fa. Dopo il ritiro del Gruppo AIC, è la volta di PARSITALIA Real Estate, azienda del settore immobiliare italiano, intenzionata a edificare alcuni lotti a Pietralata.

In particolare, si legge sul sito, "...l'intervento urbanistico prevede la realizzazione di alcuni servizi di quartiere pubblici, quali piazze, parcheggi, parco pubblico attrezzato (parco delle Acacie), un teatro e due comparti a destinazione mista". Completa il progetto un complesso residenziale con edifici di sette piani, di cui il primo a vocazione commerciale.

Come più volte sostenuto, la riqualificazione dell'area è di fondamentale importanza sia per connettere, attraverso un tessuto urbano appropriato, due anime molto diverse - e per questo volutamente separate - di Pietralata, sia per rendere accessibile, pulito e sicuro un parco che è poco più di una discarica a cielo aperto. 

Galvanizza (ma l'esperienza insegna che bisogna tenere sempre gli occhi ben aperti!!!) l'idea che il progetto preveda spazi pubblici, come appunto il teatro, la piazza o il parco attrezzato. In attesa quindi che i soliti soloni comincino a strillare contro la puntuale speculazione dei privati, continueremo, attraverso questo blog, a informarvi sugli sviluppi di questa vicenda

27 commenti:

  1. Stanno distruggendo un territorio.
    Finirà come "Parco dei durantini". Cantiere abbandonato!!

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  2. Non mi pare che il "Parco dei Durantini" sia stato abbandonato...nè mi pare che abbiano distrutto alcunchè. Certo al Parco delle Acacie c'è davvero poco da distruggere, considerato lo stato di abbandono in cui versa da anni. Vogliamo davvero che continui a rimanere così, una cloaca?

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  3. Spero che il progetto di Parsitalia rimanga solo sulla carta e che il parco delle Acacie diventi un parco vero, invece che una colata di cemento!
    Immagino un parco simile al parco Meda, una cerniera pedonale tra via dei Durantini/Malladra con la chiesa di San Michele circondata da verde pubblico...

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  4. Il problema non è il costruire, ma il costruire male, che è cosa ben diversa. Se le nuove costruzioni (ammesso e non concesso che si facciano) saranno ben progettate e l'intero complesso sarà capace di prevedere anche spazi pubblici (vedi il parco, il teatro o i parcheggi) ben venga! Nuovi negozi significano anche nuovi servizi (e forse più macchine lasciate nel box, visto che ora bisogna avere l'auto per comprare qualsiasi cosa dal momento che a Pietralata ci sono pochissimi negozi). Infine nuove case, significa nuove famiglie, presumibilmente giovani. Ben venga di nuovo! Ripeto: il problema non è la costruzione in sè, ma la costruzione fine a sè stessa. Quella sì che non la vuole nessuno!

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  5. Ma perché non si costruisce sulle tante aree degradate e abbandonate (capannoni dismessi, edifici diroccati, ecc.). Si continua a consumare suolo distruggendo l'unica area verde del quartiere che potrebbe diventare un vero parco pubblico con una vegetazione rigogliosa e già cresciuta. Oppure preferiamo quei tristi "parchi" di periferia con rari e stentati alberelli?

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  6. Teoricamente le tante aree degradate che ci sono a Pietralata dovrebbero essere riqualificate grazie a progetti come il Print o lo SDO di cui però si discute da anni, senza mai venire a capo di nulla. Forse anche per la resistenza di antiche massonerie, come quella degli sfasci, che non permettono di migliorare la situazione. Il parco delle Acacie è impropriamente chiamato parco. E' una discarica, oltretutto molto pericoloso per chi lo costeggia all'imbrunire. Il progetto in questione sembra prevedere anche degli spazi pubblici per il quartiere: perchè allora mettersi da subito sulla difensiva? Non sarebbe meglio capire come evolverà la situazione prima di alzare le barricate?

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  7. Intanto hanno già dato una pulita...
    Cerchiamo di essere pratici, se il progetto è questo finalmente il quartiere sarà valorizzato, (pensate a Via Feronia verso Via del Casale Fainelli) se poi si farà anche una strada da Via Lotti a Via dei Monti Tiburtini, insieme alla nuova viabilità dell'incrocio Durantini/Monti Tiburtini e al Print, sarà quasi un Paradiso rispetto a oggi!!!

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  8. Sì, basta chiacchiere, sono stufo di vedere sporcizia e rischiare la vita se voglio andare in Parrocchia o all'asilo!

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  9. Qualcuno dovrebbe spiegare per quale motivo debba essere inevitabile la costruzione di nuovi palazzoni di 7 piani per poter avere uno straccio di parco pubblico.
    Il verde già esiste, con piccoli e limitati interventi di bonifica e infrastrutturazione può diventare un vero parco pubblico.
    Già immagino il solito ritornello, “ma non ci sono i soldi per fare i lavori!”. Niente di più falso! La cronaca quotidiana di malversazioni, ruberie e saccheggio dei beni comuni ci dimostra che i soldi ci sono, e sono pure tanti, solo che prendono regolarmente altre vie.
    Finché non capiremo questo e ci comporteremo di conseguenza, saremo sempre vittime (e complici) della propaganda e dell'arricchimento dei soliti furbetti di turno.

    P.S. La paventata chiusura del Centro Famiglia Pietralata mi sembra l'ennesima conferma. Si chiude perché si sostiene che il Comune non ha soldi.

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  10. I soldi non ci sono. Perchè vengono spesi (o rubati) male, certo! Ma la sostanza non cambia! I soldi continuano a non esserci. E in attesa che arrivi una nuova ondata di moralità, cosa facciamo? Ci teniamo gli sfasci e i capannoni diroccati? L'immondizia e il degrado? E a parte la questione economica, che pure conta, io non capisco perchè ogni intervento edilizio debba essere necessariamente negativo. E' una equazione illogica. Comprensibile certo se si pensa agli scempi urbanistici realizzati tra gli anni 50 e gli anni 90. Però basta con la dietrologia! Non si pensa mai che nuove realtà commerciali nel quartiere possano dare un impulso all'economia locale e allo sviluppo di nuovi servizi e dinamiche sociali? Non si pensa mai che nuovi nuclei familiari possano arricchire (e migliorare) l'humus sociale di Pietralata? Non si pensa mai che nuovi parcheggi possano togliere dalle strade le innumerevoli macchine che intasano ogni angolo? Non si pensa mai che una zona abitata è mediamente una zona più sicura? Io non dico che il cemento sia preferibile al verde, e che ci siano solo pro e nessun contro. Dico solo che gli atteggiamenti pregiudiziali e qualunquistici sono pericolosi. Oltre che inutili

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  11. Pericoloso, inutile e qualunquista mi sembra l'atteggiamento di chi ha smarrito qualsiasi capacità di analisi e critica dell'esistente.

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  12. ...e che quindi si rifugia nella critica tout court e in aspettative irealizzabili e, in quanto tali, non processabili dalla Storia...

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    1. Come mai, se stiamo parlando di una riqualificazione del quartiere, con tanto di piazze, teatro e parco pubblico, il progetto non viene strombazzato dai politici. Siamo in campagna elettorale e l'occasione sarebbe ghiotta?iene strombazzato dai politici? Non sarà che alla fine stiamo parlando di una banalissima operazione immobiliare, senza nessuna ricaduta positiva sul quartiere?

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  13. Sì! il progetto fa molta pena rispetto a come si potrebbe valorizzare quell'area (si pensi che anche un bambino avrebbe idee splendide), e quindi quello che dice Anonimo è giusto.. Però il discorso che fa Alessandro è questo: "meglio l'uovo oggi che la gallina domani".. e gli dò perfettamente ragione, sapendo già che la gente che voterà è in gran parte ignorante e si farà raggirare sempre dai soliti politicanti, che continueranno quindi a fare ancora i loro affari e a speculare sulla pelle di tutti...

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  14. Io credo che sia bene essere prudenti, e non lasciarsi andare alle solite chiacchiere da bar. Nell'ordine. I politici (quali dovrebbero essere poi?) non "strombazzano" il progetto perchè anzitutto bisogna verificarne la veridicità e l'effettiva realizzazione (ponderiamo bene le parole, non si tratta di una riqualificazione del quartiere!); in secondo luogo, trattandosi di intervento privato, la classe politica non ha alcun titolo per entrare nel merito(ricordo comunque che un paio di anni fà l'ex-presidente Caradonna aveva già anticipato l'edificazione di un teatro e di alcune palazzine nel Parco delle Acacie). Quanto al discorso del "...meglio l'uovo oggi che la gallina domani", invito nuovamente a rileggere con grande attenzione le mie parole che, in estrema sintesi, si riassumono così: se un intervento privato è in grado di garantire anche dei servizi pubblici, in quel caso è da valutare con grande interesse

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  15. Non vedo come la cementificazione dell'area possa giovare al quartiere! Provate a vedere il Parco delle Acacie su Google Maps Satellite e immaginate di infilarci 5 palazzoni, un teatro e i parcheggi... quanto spazio rimane per il verde pubblico??? E poi 5 palazzoni da 6 piani residenziali quanta gente possono ospitare e quale impatto avrebbe sul traffico di quella mulattiera chiamata Via di Pietralata??? E tutto ciò in cambio di un nuovo bar, una nuova ferramenta, una nuova banca o un nuovo negozio di frutta?

    Per usare una termine moderno, il progetto Parsitalia non è sostenibile!

    Non so se avete mai sentito parlare di orti urbani. Vi invito a visitare questo sito http://www.campagnamica.it/stili-sostenibili/progetto-nazionale-orti-urbani
    La butto lì: se non arrivano iniziative concrete dall'alto, dalla politica, allora è bene che sia la cittadinanza ad occuparsi della cosa pubblica con iniziative dal basso! Pietralata non è di Caradonna, nè di Alemanno, nè dei palazzinari.... Pietralata è nostra!

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  16. Concordo con Gianluca quando scrive che le iniziative debbano e possano nascere dal basso. Ma così come è sbagliato delegare tutto ad una classe politica sempre meno credibile, è altrettanto sbagliato ritenere che i cittadini possano risolvere tutto con la propria intraprendenza. Innanzitutto perchè non hanno le risorse per affrontare alcune problematicità. Vedi il Parco delle Acacie: qualcuno davvero pensa che basterebbero pochi volontari per ripulire, illuminare e infrastrutturare adeguatamente tutta quell'area? I cittadini possono dare delle indicazioni secondo le esigenze loro e del territorio, ma poi occorre un intervento deciso di chi dispone dei mezzi necessari per trasformare l'immateriale (l'idea) in materiale (il prodotto). Ne è testimonianza il parchetto Feronia dove la solerzia di alcuni abitanti non ha impedito che comunque quell'area rimanesse interessata da oggettivi elementi di degrado. Se il progetto di Parsitalia si farà o meno io non lo so. Se aprirà un bar, una banca o una nuova ferramenta non lo so. E non so neppure se nasceranno nuove strade (come è previsto) o se tutto il traffico veicolare si riverserà su quella che è giustamente definita una mulattiera. Quello che so per certo è che ogni qual volta si profila un prospetto di cambiamento - che sia il parco delle Acacie, o il Parchetto Feronia, il progetto F555 o ancora la dismissione della Caserma Gandin - si alza un coro di proteste che inneggia al verde pubblico, al polo culturale, al centro aggregativo. Tutto giusto e nobile, per carità. Ma non sempre applicabile e, soprattutto, non sempre rispondente agli effettivi desiderata dei residenti. Con il risultato che in tutto questo baillame, il quartiere si sbriciola sotto i nostri occhi....

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  17. Parsitalia non costruirà. O perlomeno, non nell'immediato. Raggiunta telefonicamente, infatti, l'azienda - che non ha confermato nè smentito - ha fatto sapere che i tempi sono ancora molto lunghi.

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    1. Caro Gianluca,
      intanto che si decide il futuro del "Parco" delle Acacie perchè non dai un'occhiata allo stato del verde già esistente? Per esempio le aiuole di Via Flora e Via Marica, il parco di Via Pomona e quello di Via Feronia?
      Certo le istituzioni hanno le loro responsabilità ma chi è che rompe le panchine, i lampioni, getta rifiuti e permette ai cani di sporcare ovunque? Gli unici angoli puliti ordinati a Pietralata sono quelli privati o gestiti da privati e non mi sembra che ci sia tanta indignazione per i marciapiedi che non ci sono, l'illuminazione assente o scarsa, gli sfasci, la mancanza di marciapiedi. Eppure per un angolo malsano come il Parco delle Acacie ben 19 commenti! Mah, a me piacerebbe solo vedere un quartiere bello e ordinato, ma le volte che ci torno non faccio altro che arrabbiarmi.

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    2. Appunto! Per quale motivo in quella zona il verde pubblico è ridotto in queste condizioni? E perché invece a pochi passi da lì il parco Meda funziona bene? E spostandoci ancora un po', com'è che dopo tanti anni di lotta i cittadini di Casal Bruciato hanno finalmente ottenuto il loro parco? Un parco voluto e tutelato fortemente dall'iniziativa di semplici cittadini, associazioni e scuole del territorio.

      Non mancheremo di commentare post relativi a marciapiedi o autodemolizioni, nel frattempo... quali sono questi unici angoli puliti ordinati a Pietralata sono quelli privati o gestiti da privati?

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  19. Sono pienamente d'accordo con Mario. Moltissimi commenti per uno spazio lasciato al più completo degrado, le cui dimensioni generose consentirebbero di coniugare armonicamente sia il verde pubblico - che tutti vogliamo - sia le nuove costruzioni e i nuovi esercizi commerciali. Silenzio assoluto invece su questioni dirimenti come gli sfasci o i marciapiedi, evidentemente considerati problemi secondari o non particolarmente seducenti. Non ritornerò sulle mie convinzioni sulle quali mi sono già espresso. Vorrei unicamente sottolineare come Pietralata sia paradigmatica anche nell'approccio ai problemi del quartiere. Due esempi in particolare: il parchetto Feronia e il parco delle Acacie. Rispetto al primo, il Centro-Destra si è sempre dichiarato favorevole all'intervento privato, suscitando le polemiche del Centro Sinistra. Che però, a pochissimi metri di distanza, nel parco delle Acacie appunto, non hai mai fatto mistero di esser favorevole a nuove costruzioni (leggasi a tal proposito le dichiarazioni di Caradonna), contrariamente al Centro-Destra, assolutamente contrario (emblematico su via di Pietralata un vecchissimo volantino a firma di Ghera in cui l'allora consigliere del V Municipio prendeva le difese del Parco). Cosa voglio dire con questo? Che quelle che si ritengono impropriamente vittorie della cittadinanza (vedi anche il parco Meda o il parco di Casal Bruciato) altro non sono se non interventi mascherati delle diverse anime politiche che spesso si nascondono dietro i numerosi comitati cosiddetti "apartitici". Perchè se davvero si pensa che a pochi cittadini (50?100?) possa essere riconosciuto la forza di aver cambiato le sorti di un'area, si rischia davvero di peccare di eccessivo ottimismo.

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  20. In altre parole, alcuni costruttori hanno "amicizie" politiche (leggasi "intrallazzi") con esponenti del Centro-Destra e altri con esponenti del Centro-Sinistra!

    Questo è il 23mo commento perché c'è una discussione in atto, ovvero un confronto tra diverse idee sull'argomento.
    Su sfasci e marciapiedi credo e spero che l'opinione di tutti sia la medesima, per questo non nascono discussioni!!!

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  21. In pratica si....ciascuna forza politica ha le sue amicizie di riferimento....Sull'ultimo punto, mi piacerebbe darti ragione, ma, paradossalmente anche su sfasci e marciapiedi siamo capaci di dividerci. Un esempio? La curva della morte (via di Pietralata, altezza civico 206). Una curva pericolosissima in cui non c'è un marciapiede. Per farlo ci vorrebbe molto poco. Si tratterebbe di espropriare una porzione del giardino condominiale. Una sciocchezza. E perchè non si fà? Semplice, perchè alcuni condomini non sono d'accordo (perlomeno questa è la giustificazione che Municipio e Comune hanno sempre addotto!). E sugli sfasci, siamo davvero sicuri che tutti vorrebbero mandarli via? Io invece penso di no, perchè la loro attività è estremamente funzionale a tutta una filiera produttiva che comprende, oltre ai rottamatori, le autofficine, le carrozzerie e gli elettrauti di cui, guarda caso, via di Pietralata abbonda...in pratica c'è un'intera economia locale che non può prescindere dagli sfasciacarrozze. A questo aggiungo anche l'assuefazione (che è tristemente diffusa) di quanti, essendoci nati, non ci fanno neanche più caso agli sfasci.

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    1. E' sempre la solita storia: l'interesse pubblico contro l'interesse di pochi privati!

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  22. secondo me questo progetto di parsitalia potrebbe avere un senso togliendo di mezzo la palazzina centrale (vada pure per tutti i palazzi lungo via di pietralata!!) e lasciando cosi lo spazio per un vero parco, che si potrebbe abbellire sicuramente con una fontana monumentale oltre che con il teatro (che dovrebbe essere esteticamente carino e non un corpo di cemento grigio spiaccicato come sembrerebbe di vedere nel progetto). Questo sarebbe un buon compromesso tra gli abitanti del quartiere e la famiglia parnasi (parsitalia), in quanto i primi non avrebbero solo un giardinetto con quattro panchine scassate, e i secondi ci guadagnerebbero ugualmente visto che il valore immobiliare di quei palazzoni aumenterebbe in un contesto di verde abbellito come dio comanda!
    voi cosa ne pensate?

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  23. D'accordissimo con le tue considerazioni...

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